Templari di San Bernardo
Congregazione laicale cattolico-cavalleresca di ispirazione templare
 
 
 
 Religioni, filosofie e sette
 

RELIGIONI, FILOSOFIE E SETTE:
luoghi comuni e sfide in ambito cristiano


ALLARME SETTE!

Ma l’antidoto esiste.

Il numero verde voluto

da don Benzi
800228866

Don Aldo Buonaiuto è il responsabile del Servizio antisètte dell’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. Ma che cos’è il numero verde «anti sètte occulte?
«Il numero 800228866, nato nel 2002 e attivo 24 ore su 24 – spiega – sorse in seguito ad alcuni fatti di cronaca e a volerlo fu lo stesso don Benzi, per dare voce alle vittime delle sètte, dei santoni, dei guru: persone che approfittano della disperazione della gente per farla cadere in trappole nefaste. Pensavamo a due tipologie: gli adolescenti, che ci cascano per gioco e adulti che vivono momenti di debolezza (un lutto, un problema affettivo, una malattia, difficoltà economiche) e sperano di trovare un aiuto da questi gruppi. Abbiamo così raccolto il grido di queste persone che spesso sono inascoltate o addirittura derise: perché le sètte, vedendo che tentano di sfuggire loro, le perseguitano portandole a situazioni di terribile stress che le rendono poco credibili. Per le situazioni più gravi collaboriamo con la squadra antisètte della Polizia di Stato.
Cosa si può fare? «Stiamo cercando di istituire dei Centri di ascolto, per ascoltare appunto più in profondità chi ha bisogno e indirizzarlo eventualmente alle Forze dell’ordine. In generale, occorre che aumenti la sensibilità verso questi problemi. Non bisogna infatti sottovalutare né banalizzare i fenomeni, né d’altra parte giungere ad attribuire tutto alla responsabilità delle sètte: a volte i problemi delle persone possono derivare da responsabilità nostre, o da turbamenti che richiedono semplicemente l’intervento di uno psicologo». I motivi che spingono le persone ad aderire alle "nuove religioni" sono svariati – afferma monsignor Gianni Ambrosio, vescovo di Piacenza-Bobbio –, ma «i più comuni sono tre: la ricerca di una comunità "calda", e accogliente; il bisogno di ritrovarsi all’interno di un gruppo per avere sicurezza; una ricerca spirituale e religiosa che così trova un approdo. Tutti motivi, naturalmente, che interrogano profondamente noi cristiani». «Oggi il dialogo interreligioso non è più solo un’ipotesi accademica, ma un compito concreto – sostiene da parte sua don Erio Castellucci, preside della Fter – a causa del rapido sviluppo dell’immigrazione extracomunitaria e della sempre maggiore rapidità delle comunicazioni.
Occorre quindi partire da un approccio molto concreto». «In tale prospettiva – prosegue – mi sembra che oggi non si possa più prendere come punto di partenza un "teocentrismo" che vede una pluralità di religioni tutte sullo stesso piano. Occorre invece che ciascuno parta dalla propria tradizione, nella quale deve saldamente collocarsi, e di qui giunga poi a trovare motivi di apprezzamento delle altre». «Il dialogo interreligioso e con le nuove religioni e sètte è senza dubbio la grande sfida che le nostre Chiese si trovano davanti in Italia e non solo – conferma monsignor Luigi Negri, vescovo di San Marino-Montefeltro –. Le ideologie tradizionali infatti oggi sono in gran parte tramontate, e non sono in grado di polarizzare positivamente il popolo; al massimo, lo omologano in senso negativo, attraverso i mass media.
Ciò che abbiamo di fronte invece è soprattutto da una parte quella terribile ideologia che è la "tecnoscienza" (secondo la definizione di Benedetto XVI), dall’altra il continuo, virulento sorgere di sette». «Queste ultime – continua – sono estremamente variegate: alcune di carattere gnostico, filosofico in senso molto ampio, e presentano una versione del cristianesimo totalmente mondana; altre, davvero inquietanti, sono di tipo satanico e contemplano comportamenti moralmente dissennati. Queste ultime sono molto pericolose perché a volte si mascherano con forme di ginnastica, di pratiche pranoterapeutiche, o di meditazione e simili. A volte, inoltre, ci sono cattolici che con grande imprudenza "sponsorizzano" queste aggregazioni». «Occorre allora – conclude monsignor Negri – che i cristiani prendano coscienza di questa realtà, diffusa soprattutto fra i giovani, e siano coscienti della nostra identità e della diversità rispetto queste "religioni"»

Tratto da: Bologna Sette, Supplemento ad “Avvenire” - Quotidiano cattolico nazionale


l'intervento del vescovo di Piacenza – Bobbio

mons. Gianni Ambrosio

al convegno di Bologna del 16 aprile

«Sette sataniche, prima del diavolo pensiamo ad educare»

«È un problema che non dovrebbe preoccupare solo la Chiesa ma l'opinione pubblica. Se una certa forma che si presenta come religiosa mette in crisi il bilancio famigliare è chiaro che si deve fare qualche cosa». Una decina di vescovi dell'Emilia Romagna era presente l'altro pomeriggio al convegno sulle sette e l'occultismo tenutosi a Bologna che ha avuto come relatore, tra gli altri, monsignor Gianni Ambrosio. "Religioni, filosofie e sette" era il tema dell'incontro in cui sono stati resi noti i dati sul numero verde dell'Associazione Papa Giovanni XXIII° pubblicati su Libertà di ieri. «Se si lascia la piazza pubblica vuota, senza valori, è chiaro che ad un certo punto verrà occupata da qualcuno - ha osservato monsignor Ambrosio -. Il nostro impegno è che quella sia invece una piazza con un riferimento serio alla vita, con valori precisi e fondanti. Se c'è una pulsione in qualche modo amorale, allora stiamo pur certi che questo è il terreno di certe forme settarie. In un prato, se non è coltivato bene, arriva la gramigna». E il diavolo, quanto c'entra? «C'entra, è vero, anche il diavolo. Prima però di arrivare a lui ci sono tutta una serie di cose che dovrebbero essere messe in atto. Certamente poi nella storia c'è anche l'intervento di colui che è menzogna, che distrae rispetto al buon cammino». Il numero verde ha avuto tre segnalazioni nel Piacentino. «Non ho ancora gli elementi - ha osservato Ambrosio -. Mi hanno comunque segnalato di qualche situazione che andrebbe monitorata».

Tratto da: Libertà, quotidiano di Piacenza del 18 aprile 2008 – di Federico Frighi


RELIGIONI, FILOSOFIE, SETTE:

luoghi comuni e sfide in ambito cristiano

Mercoledì 16 aprile 2008, dalle ore 16 alle ore 19, si è tenuto presso la sede della Facoltà Teologica dell'Emilia Romagna di Bologna, il convegno "Religioni, Filosofie, Sette", organizzato da: Conferenza Episcopale dell'Emilia Romagna, Facoltà Teologica dell'Emilia Romagna, Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro - Istituto Veritatis Splendor, GRIS, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Fondazione Dignitatis Humanae.

Al Convegno hanno partecipèato i seguenti relatori:

- Prof. Don Erio Castellucci (Preside della FTER),

- S.E. Mons. Gianni Ambrosio (Vescovo di Piacenza-Bobbio),

- S.E. Mons. Luigi Negri (Vescovo di San Marino-Montefeltro)

 

 Scudetto della Congregazione T.S.B.

 

 
   

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