Sant'Egidio e 
                          l'Ospedale della Misericoridia che furono tra i 
                          possedimenti della Precettoria-Comanderia di Santa 
                          Maria del Tempio a Piacenza
                          
                          
                          Comunichiamo alcune notizie storiche sulla Chiesa di 
                          San Giuseppe, tratte dal libro: “San Giuseppe” – le 
                          Chiese di Piacenza - di Tiziano Fermi - Piacenza 2009
                          
                          
                          
                          
                          La zona in cui è 
                          stata edificata la Chiesa di S. Giuseppe nel 1568 era 
                          un tassello fondamentale nei collegamenti viari di 
                          tutto il nord della penisola italica.
                          
                          Placentia era stata 
                          inserita nel tracciato della Postumia nel 148 a. C.: 
                          questa strada collegava la Liguria al Nord Est della 
                          penisola ed in particolare ad Acquilea; da Genova a 
                          Serravalle, sino a Tortona, Stradella e Piacenza. Qui 
                          entrava in città in corrispondenza dell’attuale via 
                          Taverna, usciva verso Cremona in corrispondenza 
                          all’attuale via Alberoni.
                          
                          Nella zona Ovest di 
                          Piacenza, lungo la direttrice Pavia – Casteggio 
                          s’ipotizza che esistesse anche una necropoli e forse 
                          situata tra le attuali Via Taverna e Via Campagna.
                          
                          Nell’epoca 
                          Carolingia assunsero grande importanza i tracciati 
                          viari che da Nord portavano a Sud, verso Roma ed a 
                          Gerusalemme,  dalla terra dei franchi all’antica 
                          capitale dell’impero; queste vie di pellegrinaggio 
                          divennero allo stesso tempo, vie di intensi scambi e 
                          commerci, che venivano percorsi dagli eserciti per i 
                          loro spostamenti.
                          
                          La Francigena entra 
                          a Piacenza proprio attraverso i paralleli tracciate 
                          delle vie Campagna e Taverna.
                          
                          In questa zona 
                          Ovest di Piacenza, si possono ricordare in particolare 
                          il nucleo Monastico intitolato appunto al Santo 
                          Sepolcro, che nel 1055 per concessione del Vescovo 
                          Dionigi, divenne un monastero dell’ordine Benedettina, 
                          fu poi ceduto nel 1484 agli Olivetani.
                          
                          Nella zona attuale 
                          della Chiesa di S. Giuseppe era sorto un edificio 
                          dedicato a Sant’Egidio, secondo la ricostruzione 
                          cronologica del Campi nell’anno 701. Il santo eremita, 
                          di origine greca, veniva invocato nei casi più 
                          disperati: il suo corpo sepolto nelle vicinanze di 
                          Nimes, su una delle più frequentate vie del cammino 
                          verso Santiago, era visitato con grande frequenza per 
                          le richieste d’intercessione.
                          
                          Per quanto riguarda 
                          la sua struttura architettonica la Chiesa di S. Egidio 
                          era certamente orientata, come tutte le altre chiese 
                          sullo stesso percorso cittadino (come ad esempio S. 
                          Brigida) e le sue dimensioni dovevano essere modeste. 
                          L’edificio si trovava oltre le mura cittadine, in una 
                          zona dedita all’agricoltura, con la presenza di un 
                          rigo per l’irrigazione. Insieme a questa Chiesa, oltre 
                          alla porta di Strada Levata, secondo le fonti, sono 
                          sorte nel 1090 l’Ospedale della Misericordia, luogo di 
                          ospitalità legato al tempio a Sant’Egidio.
                          
                          L’origine 
                          dell’edificio religioso, con annessa magione per 
                          l’ospitalità ed il soccorso dei pellegrini, si 
                          ipotizza, sia stata dovuta alla volontà di privati, e 
                          in particolare, dopo l’edificazione del luogo per il 
                          ricovero, dovette essere affidato ad una sorta di 
                          confraternita laicale per 
                          l’amministrazione. Molto significativo fu il passaggio 
                          dell’intero complesso all’Ordine dei Templari, che 
                          avvenne con molta probabilità nell’ultimo quarto del XIII secolo.
                          
                          Anche la presenza 
                          dei cavalieri Templari era legata alla protezione che 
                          essi assicuravano ai cristiani che si mettevano in 
                          cammino verso i luoghi santi (Roma, Gerusalemme e 
                          Santiago de Compostela).
                          
                                                              