Templari di San Bernardo
Congregazione laicale cattolico-cavalleresca di ispirazione templare
 
 
 
  Apologetica
 

Quella messa in scena teatrale in programma a Milano offende il sentimento religioso e colpisce vigliaccamente, e senza onore l'immagine di Gesù Cristo


Dio sia benedetto.

Benedetto il Suo Santo Nome.
Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo.
Benedetto il Nome di Gesù
Benedetto il suo Sacratissimo Cuore.
Benedetto il suo Preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell'altare.
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
Benedetta la gran Madre di Dio, Maria Santissima.
Benedetta la sua Santa ed Immacolata Concezione
Benedetta la sua gloriosa Assunzione.
Benedetto il nome di Maria, Vergine e Madre.
Benedetto San Giuseppe suo castissimo sposo.
Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi.

 

Quando la Chiesa non può tacere

(di Luigi Negri* su La Bussola del 16/01/2012)

Sulla vicenda della rappresentazione teatrale “Sul concetto di volto del Figlio di Dio”, in programma a Milano dal 24 al 28 gennaio, che tanto fa discutere per il suo contenuto blasfemo e per le manifestazioni annunciate da diversi gruppi cattolici che propongono messe e preghiere di riparazione, abbiamo sentito il vescovo di San Marino-Montefeltro, monsignor Luigi Negri.
Intervengo sulla base delle notizie lette e ascoltate in questo periodo. Notizie che sono a volte confuse e contraddittorie sui dettagli, ma chiare quanto alla sostanza, provengono da fonti diverse e certamente perciò non sono ideologicamente condizionate.
Mi pare che innanzitutto ci sia da dire che questo è un episodio miserevole dal punto di vista della espressione, non dico artistica, ma dell’espressione umana. Ed è certamente la conferma di quello che ho già detto immediatamente dopo gli scontri di Roma del 15 ottobre scorso, in ordine alla distruzione della statua della Madonna: il filo conduttore, che unisce espressioni che apparentemente sembrano divergere moltissimo, è l’anticristianesimo.

Ormai l’ideologia dominante è quella anticristiana, quella che tende all’abolizione sistematica della presenza e dell’annunzio cristiano, sentito come una anomalia che mette in crisi questa omologazione universale operata dalla mentalità laicista, consumista, istintivista.

Quindi da questo punto di vista il giudizio non può che essere inappellabilmente negativo: è un’espressione meschina di una volontà di eliminare la tradizione cristiana, in questo caso colpendo il contenuto fondamentale della fede. Colpendo l’immagine e la figura di Gesù Cristo nei confronti del quale nella scritta finale – credo che apparirà ancora malgrado tutte le modificazioni a cui in qualche modo sono stati costretti – apparirà il rifiuto di essere figli di Dio. E quindi si manifesta la volontà di sostituire alla figliolanza divina la proclamazione della propria autonomia e autosufficienza, che è stato il delirio della modernità.

C’è poi il problema della reazione. Su questo io mi devo avventurare con molta circospezione perché non intendo prestare il fianco a nessuna critica nei confronti di altre Chiese o di altri confratelli. Sono stato molto lieto nell’apprendere che – in situazione analoga - la Chiesa francese e in particolare il capo della Conferenza episcopale francese, il cardinale di Parigi, ha proposto un gesto rigorosamente penitenziale in ordine a questa blasfemia implicando la struttura fondamentale della Chiesa.

Io mi chiedo questo, e su questa domanda mi fermo: una Chiesa particolare – o una connessione di Chiese particolari che aderiscono alle Conferenze episcopali nazionali – che non reagisca in termini assolutamente essenziali e pubblici a questo attacco violento alla tradizione cattolica, io mi chiedo: se non interviene su questo punto, su che cosa interviene?

Che cosa mette più in crisi la possibilità di una comunicazione obiettiva della fede di questa serie di iniziative tese a screditare, a criminalizzare, a corrompere la nostra tradizione? Certo che se le Chiese cosiddette ufficiali – ma il termine mi è assolutamente ostico perché la Chiesa è una sola, non è né quella ufficiale né quella carismatica, la Chiesa è il mistero del popolo di Dio nato dal mistero di Cristo morto e risorto e dall’effusione dello Spirito, quindi c’è una Chiesa sola –; se la Chiesa non reagisce adeguatamente in modo certamente non rancoroso, non livido, assumendo in senso uguale e contrario l’atteggiamento demenziale di questi parauomini di cultura; se non reagisce la Chiesa, allora necessariamente possono intervenire in maniera protagonistica gente o gruppi che nella Chiesa non hanno a cuore soltanto la difesa della Chiesa ma hanno a cuore l’espressione legittima delle loro convinzioni.

Allora poi non si dica che la protesta è dei tradizionalisti; la protesta è dei tradizionalisti perché la Chiesa come tale non prende una posizione, che a me sembrerebbe assolutamente necessaria.

Nella mia diocesi non è previsto lo spettacolo, fortunatamente. Questo è il vantaggio delle piccole comunità diocesane, ai margini del grande impero massmediatico. Ma nel caso che nella diocesi di MIlano questo spettacolo si verificasse effettivamente, io devo considerare che sono ancora immanente alla Chiesa di Milano e vi sarò finché campo. Sono capo, sono padre della Chiesa di San Marino-Montefeltro, ma sono figlio della Chiesa di Sant’Ambrogio e di San Carlo, nella quale ho ricevuto il battesimo e tutti i sacramenti fino all’ordinazione episcopale. Non potrò quindi non considerare una presa di posizione discreta, misurata, che dica il dissenso di un vescovo di origine ambrosiana nei confronti di quello che accade nell’ambito della società milanese.

* Vescovo di San Marino-Montefeltro

Deus non irridetur (Galati VI, 7)

Chi dunque mi avrà confessato davanti agli uomini, anch'io lo confesserò davanti al Padre mio, che è nei cieli (Matteo X, 32)

 

APPELLO CONTRO LO SPETTACOLO BLASFEMO “SUL CONCETTO DI VOLTO NEL FIGLIO DI DIO”, DI ROMEO CASTELLUCCI

Sacro Volto

veneriamo e difendiamo il Sacro Volto di Gesù

L'immondizia che il “regista” Castellucci ha già messo in scena in Francia approderà tra poco anche in Italia. Dal 24 al 28 gennaio presso il Teatro Franco Parenti sarà infatti messo in scena lo spettacolo teatrale “Sul concetto di volto nel figlio di Dio”.

La coprofilia non è un fenomeno nuovo nel sottobosco dei cosiddetti “artisti”, che trovano il modo di contrabbandare le loro penose patologie per “espressioni d'arte”. Del resto, ognuno esprime ciò che ha in sé stesso, né quindi ci turba il fatto che il sig. Romeo Castellucci abbia, evidentemente, in sé stesso problematiche legate più alla peristalsi che ai sentimenti e all'uso dell'intelletto.

Ciò che ci turba e che non possiamo in alcun modo accettare è il fatto che questo signore malato metta in scena una delle più vergognose offese al cristianesimo, ai sentimenti più puri del popolo italiano, alla fede di milioni di italiani e di centinaia di milioni di altri uomini e donne nel mondo.

Nel citato immondezzaio viene infatti gravemente oltraggiato il Sacro Volto di Cristo, imbrattato con escrementi o con coloranti di adatta e inequivocabile tinta.

Leggiamo che nelle rappresentazioni già tenute in Francia, allo spettacolo disgustoso e blasfemo si aggiungeva, evidentemente per togliere qualsiasi dubbio, anche la diffusione di un fetore inconfondibile.

Davvero si è superato ormai ogni limite. Può anche darsi che il Castellucci, servile e prono alle più schifose mode dominanti, abbia messo in scena quanto abbiamo sopra descritto per mostrare bene e senza possibilità di errore la sua totale omologazione alla dilagante cristianofobia. Questo vuol dire anche garantirsi un più facile accesso alle fonti di finanziamento e mettersi al sicuro con le minoranze violente e prevaricatrici.

In ogni caso se lasciamo che questo indegno episodio passi sotto silenzio, ci rendiamo complici e colpevoli al pari del coprofilo guitto.

INVITIAMO PERCIO' I NOSTRI LETTORI A SOTTOSCRIVERE LA PETIZIONE A S.EM. REV.MA, IL CARDINALE ANGELO SCOLA, ARCIVESCOVO DI MILANO, AFFINCHE' MOBILITI FEDELI E ASSOCIAZIONI E INTERVENGA PRESSO LE AUTORITA' CIVILI PER EVITARE CHE ANCHE MILANO SIA CONTAMINATA DA QUESTA VERGOGNA . QUESTO APPELLO SI TROVA NEL SITO http://bastacristianofobia.blogspot.com/ . SULLO STESSO SITO, all'url http://bastacristianofobia.blogspot.com/p/la-battaglia.html TROVATE ANCHE GLI INDIRIZZI DI POSTA ELETTRONICA PER INVIARE PROTESTE ALLA DIREZIONE DEL TEATRO PARENTI E AL SINDACO DI MILANO.

SE, COME TEMIAMO, IL VERGOGNOSO SPETTACOLO VERRA' COMUNQUE MESSO IN SCENA, INVITIAMO TUTTI I CATTOLICI CHE NON ABBIANO ANCORA OPTATO PER IL SUICIDIO A ESSERE PRESENTI NELLE SERE DAL 24 AL 28 GENNAIO (in particolare nella sera del 24, giorno della “prima”), ALL'INGRESSO DEL TEATRO FRANCO PARENTI, PER MANIFESTARE PUBBLICAMENTE IL LORO SDEGNO E LA LORO SACROSANTA PROTESTA. VOGLIAMO ANCHE SPERARE CHE IL CLERO DELLA DIOCESI, DI FRONTE ALLA GRAVISSIMA BESTEMMIA, DIA ADEGUATE INDICAZIONI PER LE PREGHIERE DI RIPARAZIONE.

Riscossa Cristiana è a disposizione, all'indirizzo info@riscossacristiana.it , per dare diffusione a ogni iniziativa di chiara e ferma protesta. Allo stesso indirizzo potrete inviarci le vostre proposte e pareri. A presto, per ulteriori comunicazioni.

NON E' LECITO TACERE!

Paolo Deotto

direttore di Riscossa Cristiana


 Scudetto della Congregazione T.S.B.

 

   

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