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                          SCHEDA DI APPROFONDIMENTO: 
                           
                          
                          
                          
                          QUARESIMA 
                            
                          
                          Ogni anno, la chiesa si unisce al 
                          Mistero di Gesù, tentato nel deserto, con i 
                          quaranta giorni della Quaresima. Infatti, noi 
                          abbiamo un sommo sacerdote che sa compatire le 
                          nostre infermità, essendo stato lui stesso provato in 
                          ogni cosa, a somiglianza di noi, escluso il peccato 
                          (Eb 4,15). 
                          
                            
                          
                          La Quaresima è un tempo così 
                          detto forte, in cui il credente si associa a 
                          Cristo, per rileggere e rivivere, nella 
                          propria vita, i grandi eventi della salvezza, 
                          per vederli poi, attualizzati e compiuti nella notte 
                          di Pasqua. La nostra storia è compresa e redenta nella 
                          storia sofferta del popolo eletto: storia di peccato e 
                          di redenzione, di alleanza e di disobbedienza, di 
                          ritorno a Dio e di salvezza. 
                          
                            
                          
                          Il tempo di Quaresima, mediante 
                          il ricordo del nostro battesimo e 
                          mediante la penitenza, dispone il 
                          nostro animo alla celebrazione della pasqua, 
                          con l’ascolto frequente della Parola di Dio, la 
                          preghiera più intensa e un adeguato pentimento dei 
                          nostri peccati. 
                          
                            
                          
                          Nella Quaresima sono contenuti, 
                          in abbondanza, gli elementi battesimali, in quanto 
                          durante questo tempo, vengono celebrate le ultime 
                          tappe del catecumenato e, nella Notte pasquale, 
                          i catecumeni ricevono il Battesimo; noi, nella stessa 
                          solenne Veglia Pasquale, siamo chiamati a 
                          rinnovare le nostre promesse battesimali. 
                          
                            
                          
                          La Quaresima ci invita alla
                          conversione e alla penitenza. 
                          È necessario allora una retta comprensione del senso 
                          del peccato, delle sue conseguenze sociali e 
                          comunitarie; la pratica della penitenza è frutto del 
                          nostro riconoscerci peccatori (cosa non facile e non 
                          più evidente). 
                          
                            
                          
                          “Il discepolo di Cristo che, 
                          mosso dallo Spirito Santo, dopo il peccato si accosta 
                          al sacramento della Penitenza, deve anzitutto 
                          convertirsi con tutto il cuore a Dio. Questa intima 
                          conversione del cuore, che comprende la 
                          contrizione del peccato e il 
                          proposito di una vita nuova, il peccatore la esprime 
                          mediante la confessione fatta alla 
                          Chiesa, la debita 
                          soddisfazione e l’emendamento 
                          della vita. E Dio accorda la remissione dei peccati 
                          per mezzo della Chiesa, che agisce attraverso il 
                          ministero dei sacerdoti (Rito della Penitenza n. 
                          6) 
                          
                            
                          
                          La penitenza quaresimale non è 
                          soltanto interna e individuale, ma anche esterna e 
                          sociale. Come espressione comunitaria la chiesa 
                          raccomanda la pratica del digiuno il Mercoledì delle 
                          Ceneri e il Venerdì della Passione e Morte del 
                          Signore, per giungere con animo sollevato e aperto 
                          ai gaudi della domenica di Risurrezione (SC 110). 
                          Conserva la sua importanza l’astinenza dalla carne il 
                          venerdì, la pratica della Via Crucis, un più assiduo 
                          ascolto della Parola di Dio e l’esercizio delle opere 
                          di misericordia spirituale e corporale. 
                          
                            
                          
                          Un altro elemento che ci può 
                          aiutare in questo tempo è il COLLOQUIO 
                          PENITENZIALE che consiste nel dialogo di 
                          approfondimento, fatto con l’accompagnatore 
                          spirituale, per prendere coscienza della radice 
                          dei propri peccati, per vedere il disegno di Dio 
                          nella propria vita e per cercare la sua volontà, nelle 
                          diverse situazioni quotidiane. Esamina, inoltre, gli 
                          stati d’animo che rallentano la crescita della vita 
                          cristiana e il progresso spirituale, le 
                          situazioni vissute che pesano sullo stato d’animo del 
                          penitente. Infine, smaschera le trappole del 
                          demonio che spesso ci inganna, sotto apparenza di 
                          bene. 
                          
                            
                          
                          Letture 
                          bibliche consigliate: 
                          
                          Libro di Giona, Profeta 
                          Osea e Profeta Isaia; Lettera ai Filippesi, Prima 
                          Lettera di Pietro e Lettera di Giacomo (Bibbiaedu) 
                          
                            
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